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Parchi agrisolari, comunità energetiche e transizione ecologica nelle opportunità e negli strumenti del PNRR

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Parchi agrisolari, comunità energetiche e transizione ecologica nelle opportunità e negli strumenti del PNRR

Parchi agrisolari, comunità energetiche e transizione ecologica nelle opportunità e negli strumenti previsti dal PNRR per la sostenibilità in agricoltura, al centro dell’appuntamento tecnico promosso da CIA Agricoltori Italiani Treviso e CIA Agricoltori Italiani Veneto in collaborazione con Esco Agroenergetica, con il patrocinio del Comune di Villorba e il contributo della Camera di Commercio di Treviso – Belluno e Banca Prealpi SanBiagio, e con relatori Marco Lupo – direttore Unità di Missione per il PNRR del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf), Marino Berton – consulente ESCO Agroenergetica, Nicola Colonna – ricercatore ENEA, Nicola Dell’Acqua – direttore Veneto Agricoltura / presidente Anarsia / commissario straordinario per l’emergenza idrica.

 

Il PNRR è l’ asse strategico della Next Generetion EU con una dotazione di 22,1 miliardi di Euro per l’Italia e nello specifico la Misura 2 del PNRR “Rivoluzione verde e transizione ecologica” è quella in cui si collocano le opportunità e gli strumenti di interesse per il mondo dell’agricoltura. CIA Agricoltori Italiani Treviso e Veneto hanno voluto dedicare un approfondimento e un confronto su questi temi che sono di estrema attualità vista la prossima e imminente apertura del secondo bando dedicato ai parchi agrisolari, che farà seguito al Decreto Ministeriale del 19 aprile 2023,  a sostegno alle aziende agricole per incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle strutture aziendali. Sicuramente un tema di centrale importanza anche a causa dell’aumento dei costi energetici aziendali, conseguenti all’attuale periodo storico e alle dinamiche internazionali, con l’esigenza di trovare fonti alternative per la sostenibilità delle attività e dell’attività agricola. CIA Agricoltori italiani Treviso inoltre ritiene che le aziende agricole possano svolgere un ruolo, rispetto agli obiettivi che l’Europa si prefigge, importate con l’agricoltura che può dare un contributo significativo ai territori e alle comunità in cui operano.

 

La tematica dell’energia è una questione molto sentita, soprattutto nell’ultimo anno, anche a causa degli importanti aumenti dei costi che purtroppo le nostre aziende hanno dovuto subire. Come CIA Treviso abbiamo voluto organizzare questo momento di incontro in cui sono state presentate le opportunità per diventare per un’agricoltura sempre più green. La conversione a un’energia rinnovabile è fondamentale sia dal punto di vista ambientale che da quello economico, in quanto le aziende che riescono a essere energeticamente autosufficienti possono permettersi poi degli investimenti più oculati che permettono poi di avere un ritorno economico maggiore.” – dichiara Salvatore Feletti, presidente CIA Agricoltori italiani Treviso – “La tematica della sostenibilità in agricoltura è centrale da diversi anni e CIA Treviso vuole essere a supporto delle aziende per perseguire questo obiettivo, ricordo infatti che la sostenibilità deve essere sia ambientale, che sociale ed economica, e quindi vogliamo contribuire ad ogni aspetto che permette di migliorarla.”

Il primo Bando Agrisolare, emanato il 21 dicembre 2022 il decreto ministeriale con n. 654947 ha stanziato il 30% dei fondi complessivi della Misura, con 7428 progetti finanziati su territorio nazionale equivalenti a 506.968.530 Euro e una capacità di produzione di energia solare da impianti fotovoltaici installata, al completamento degli investimenti, pari a 621.410 kW. In Veneto i progetti finanziati sono stati 834 per un importo complessivo pari a 58.686.760 Euro.

Il nuovo bando agrisolare di prossima emissione, come da Decreto Ministeriale del 19 aprile 2023, rispetto al precedente avrà moltissime novità che sono state tutte già approvate dalla Commissione Europea proprio in questi giorni. In particolare la somma a disposizione sarà di circa 1 Miliardo di Euro e verrà dato un contributo a fondo perduto all’80% dei costi ammissibili per l’autoconsumo, con una dotazione nazionale dedicata alle aziende della produzione agricola primaria pari a 700.000 milioni. – spiega Marco Lupo, direttore Unità di Missione per il PNRR del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (MASAF) – “Ulteriore importante novità è l’inserimento dell’autoconsumo condiviso, ovvero una sorta di ‘associazione’ tra le imprese agricole in cui l’energia prodotta può essere condivida andando a sommare i singoli consumi. Inoltre abbiamo anche superato il vincolo dell’autoconsumo, in alcune circostanze, con la possibilità di presentare comunque progetti e avere un contributo a fondo perduto, ridotto rispetto a quello previsto per l’autoconsumo, con una dotazione di 75 milioni per le aziende della produzione agricola primaria e contributo del 30% sui costi ammissibili. Una soluzione che resta comunque sempre molto vantaggiosa anche perché, in quel caso, ovviamente si potrà poi vendere l’energia e immetterla in rete liberamente sul mercato. L’obiettivo di incontri tecnici come questo promosso da CIA Treviso e CIA Veneto ha l’obiettivo di far conoscere le opportunità offerte dal PNRR, perché abbiamo la necessità di dimostrare che il comparto agricolo è in grado di assorbire queste risorse e, anzi, vorremmo che ne fossero assegnati anche di ulteriori.”

 

 

“Noi oggi abbiamo provato a fare una riflessione sul rapporto tra fotovoltaico e agricoltura, ma non vogliamo cadere nell’errore di fare di ogni erba un fascio perché ci sono tante tipologie di realizzazione che possono essere, in qualche modo, messe in relazione al comparto agricolo. Da un lato abbiamo il fotovoltaico realizzabile sui tetti delle imprese agricole, con gli importanti incentivi previsti dai bandi PNRR, con un grande vantaggio per l’agricoltore perché porta a casa un risultato diretto, oltre che un vantaggio per la comunità che si trova ad avere un aumento di quantità di energia rinnovabile di cui abbiamo grande bisogno. – spiega Marino Berton, consulente ESCO Agroenergetica – “L’agrovoltaico invece è un concetto, e un sistema, nuovo in quanto è previsto di avere avere il fotovoltaico sopra e, contemporaneamente coltivare sotto, ovvero contestualizzare. Nello stesso momento quindi noi possiamo avere la produzione di energia da fotovoltaico e garantire anche l’attività agricola. Questo nuovo sistema deve essere valutato per capire le condizione per cui l’operazione porta un vantaggio all’agricoltura, quindi all’agricoltore, e quando invece no. Il terzo sistema invece prevede di installare grandissimi impianti di fotovoltaico sopra i terreni agricoli, portando con sé un grosso problema in quanto spesso questi sono terreni fertili che sono destinati alla produzione di derrate alimentari. Se questo sistema lo si prevede in uno spazio residuo di un’impresa agricola, che contemporaneamente può fare anche l’attività agricola, questo può avere un senso ma altrimenti quando si destinano centinaia e centinaia di ettari al fotovoltaico anziché alla produzione agricola gli interrogativi ci sono e vanno affrontati con un’attenta analisi. Su questo punto chiediamo che sia la politica ad affrontare la questione e decidere quando autorizzare o rifiutare gli impianti a seconda delle condizioni.”

Il video completo del convegno:

“L’Agrovoltaico è un insieme di soluzioni innovative che mettono insieme la presenza di pannelli fotovoltaici e la continuità dell’attività agricola per produrre cibo. Quindi noi lo chiamiamo un sistema duale in cui produciamo energia e cibo. – specifica Nicola Colonna, ricercatore ENEA – “Questo è legato a delle innovazioni tecnologiche connesse ai pannelli fotovoltaici che consentono oggi a questi di essere anche in parte trasparenti e di essere mobili, quindi di potersi muovere sia inseguendo il sole, e anche di fornire dei servizi utili alle piante come l’ombreggiamento quando serve. Queste soluzioni molto recenti e se ne parla da pochissimi anni ma è qualche cosa a cui dobbiamo guardare, nell’ottica del cambiamento climatico, come metodo che ci possa anche aiutare a risparmiare acqua a proteggere le colture dall’eccesso di insolazione dall’eccesso delle temperature, infatti abbiamo in alcuni progetti attivi notato come le temperature del suolo possa leggermente diminuire. Le piante possono essere ombreggiate secondo esigenza e l’automazione, oggi gestita da software, consente di orientare i pannelli con movimenti a servizio delle colture. Questa sinergia tra la tecnologia dei pannelli e la cultura agricola è un’opportunità che dobbiamo studiare meglio per capire come riuscire realmente a implementarla nei nostri territori.”

 

“Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha fatto un’operazione molto importante perché ha trovato il sistema per finanziare maggiormente, con il PNRR, i pannelli solari in agricoltura e permettere anche la nascita delle famose comunità energetiche. Adesso il pensiero di Veneto Agricoltura della Regione Veneto è che se tutti gli agricoltori iniziano ad avere i pannelli fotovoltaici, probabilmente dobbiamo anche rivedere tutto il consumo energetico delle aziende agricole. – spiega Nicola Dell’Acqua, direttore Veneto Agricoltura, presidente Anarsia e commissario straordinario per l’emergenza idrica – “Riuscire a utilizzare trattori e macchine elettriche auto-producendo l’energia potrebbe essere una svolta per l’agricoltura italiana, abbattendo notevolmente i costi energetici. In questo periodo il costo del gasolio è cresciuto e non tornerà mai ai livelli precedenti, quindi il pannello fotovoltaico potrebbe dare all’agricoltore un vantaggio economico importante. Il ruolo di Veneto Agricoltura potrebbe essere quello di rivedere completamente una sua azienda, costituire un caso pilota e vedere quale possono essere i consumi energetici e convertirla completamente all’elettrico. Come dico sempre, Veneto Agricoltura è qui per sbagliare per gli agricoltori: cerchiamo di sbagliare noi e per non fare sbagliare l’agricoltura.”

 

“Con il nuovo bando agrisolare in prossima uscita sono previste delle maggiorazioni a favore delle piccole e medie imprese e per le aree svantaggiate, con la possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza il vincolo dell’autoconsumo.” – spiega Gianmichele Passarini, presidente CIA Agricoltori Italiani Veneto – Quest’ultima, peraltro, è sempre stata una battaglia portata avanti dalla Confederazione. Rispetto al precedente provvedimento la percentuale finanziabile è stata raddoppiata. Con la novità, appunto, dell’autoconsumo condiviso. Si tratta di un grande passo che va nella direzione della sostenibilità del comparto e, nel contempo, è anche un’occasione per abbassare le spese di produzione e di crescita in termini di competitività”

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