“Manuale di Buone Pratiche di Igiene”: prorogato di due anni il progetto sperimentale

“Manuale di Buone Pratiche di Igiene”: prorogato di due anni il progetto sperimentale
Con deliberazione del direttore generale dell’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana viene prorogato di due anni, rispetto alla precedente scadenza di luglio 2025, il progetto sperimentale di “semplificazione” delle procedure di autocontrollo, attivato nel 2017, per l’utilizzo di corrette prassi igieniche nelle microimprese del settore alimentare e con la a finalità di alleggerire il carico burocratico nelle imprese alimentari introdotto con le “norme HACCP”, grazie ad una applicazione consapevole di corretti comportamenti igienici. Soddisfazione per CIA Agricoltori Italiani Treviso che, congiuntamente alle altre associazioni di categoria agricole, aveva inoltrato all’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana una nota con la richiesta dello slittamento dei tempi rispetto alla data di avvio del nuovo percorso progettuale di “flessibilità” e conseguente proroga del progetto sperimentale di semplificazione sistema HACCP attualmente in essere.
La sperimentazione prorogata prevede, per le imprese aderenti, la sostituzione del “Piano di Autocontrollo HACCP” con un “Manuale di Buone Pratiche di Igiene” messo a disposizione direttamente dall’Azienda ULSS 2 Marca trevigiana sul proprio sito, con conseguente risparmio di risorse da parte delle imprese sia economiche che di adempimenti del personale, spesso vissuti come mero adempimento oneroso in quanto troppo dettagliati. Inoltre il progetto conferma la stretta collaborazione rivolta alla diffusione di una cultura della sicurezza alimentare che ha coinvolto, oltre all’Azienda ULSS 2 Marca trevigiana, l‘Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, operatori economici, consulenti e Associazioni di Categoria;
Al termine della sperimentazione prenderà avvio un nuovo progetto di ‘flessibilità’ del sistema di autocontrollo delle microimprese del settore alimentare, alternativo alle procedure HACCP, al quale le microimprese alimentari potranno decidere di aderire su base volontaria, che consentirà di alleggerire il carico di registrazioni e diffondere con interventi formativi, una cultura della sicurezza alimentare per rendere gli operatori consapevoli dei corretti comportamenti igienici da adottare nella manipolazione degli alimenti. Il progetto sarà rivolto alle microimprese, che occupano quindi meno di 10 addetti e hanno un volume di fatturato non superiore a 2 milioni di euro che effettuano vendita, trasformazione o manipolazione di alimenti. Nel settore agricolo può interessare per lo più gli agriturismi con ristorazione, con prima colazione o spuntini, le cantine, chi produce alimenti trasformati e non rientra nel progetto PPL Veneto, gli operatori di enoturismo, gli operatori di vendita diretta, chi ha laboratori di macelleria aziendale.