Viaggio studio in Portogallo dei giovani imprenditori AGIA

Viaggio studio in Portogallo dei giovani imprenditori AGIA
Dal 27 febbraio al 2 marzo 2025, un gruppo di giovani imprenditori agricoli del settore vitivinicolo di AGIA, l’associazione promossa da CIA Agricoltori Italiani, ha intrapreso un viaggio studio in Portogallo, alla scoperta di realtà emblematiche e sostenibili nel panorama della produzione vinicola. Questo percorso è stato un’immersione profonda nei territori, nelle tradizioni e nelle innovazioni che rendono la vitivinicoltura portoghese un esempio virtuoso di sostenibilità e qualità.
La prima tappa ha riguardato le storiche Caves Sandeman a Vila Nova de Gaia, una delle aziende più iconiche nella produzione del celebre vino Porto. Fondata nel 1790, Sandeman unisce una lunga tradizione di qualità a una forte identità di marchio, con le celebri cantine sotterranee che sfruttano il microclima del fiume Douro per l’invecchiamento del vino. Durante la visita, si sono esplorate le diverse tipologie di Porto, dal Ruby al Vintage Ports, evidenziando le caratteristiche distintive e l’affinamento in botti di rovere.
A Paços de Brandão, la visita alla Lafitte Cork Portugal ha offerto uno sguardo approfondito sulla produzione artigianale e tecnologica dei tappi in sughero, materiale naturale di fondamentale importanza per la chiusura e la conservazione delle bottiglie di vino. L’attenzione al controllo qualità e alle tecniche di lavorazione sottolinea la rilevanza di ogni dettaglio nel ciclo produttivo.
Nel cuore della regione del Douro, la cantina Quinta Seara d’Ordens si distingue per la sua gestione familiare, la coltivazione di vigneti terrazzati su terreni ripidi e la valorizzazione delle varietà autoctone come Touriga Nacional e Tinta Roriz, coltivate rispettando la morfologia del territorio e la tradizione enologica. L’azienda abbina l’autenticità alla modernità, producendo una gamma completa di vini, Porto e olio d’oliva di alta qualità.
Proseguendo verso la regione della Bairrada, la visita a Caves do Solar de São Domingos ha permesso di approfondire la produzione di spumanti metodo classico, una delle eccellenze portoghesi, realizzati con vitigni locali come Baga e Maria Gomes. Le antiche gallerie sotterranee per l’affinamento rappresentano un patrimonio storico e culturale di grande valore, simbolo del legame profondo tra vino e territorio.
Nella regione del Ribatejo, la Quinta da Atela si presenta come un esempio virtuoso di integrazione tra eredità agricola e innovazione enologica. Con oltre 400 ettari di tenuta e una vigna Carvalhita di Castelão di oltre 75 anni, l’azienda valorizza sia vitigni autoctoni che internazionali, offrendo inoltre un’offerta strutturata di enoturismo con degustazioni e visite guidate, dimostrando un’organizzazione moderna e orientata al mercato.
Infine, il progetto Manzwine a Cheleiros racconta una storia di recupero e valorizzazione di una varietà quasi estinta, la Jampal. Fondata negli anni ’90 da André Manz, questa azienda riesce a coniugare la tradizione con tecniche vinicole moderne, trasformando la riscoperta del vitigno in un successo commerciale internazionale presente in oltre 30 paesi. La cura per il patrimonio locale e l’attenzione alla qualità ne fanno un modello di sostenibilità e innovazione.
Questa esperienza formativa ha dimostrato come nel panorama vitivinicolo portoghese sostenibilità, rispetto per il territorio e tradizione possano integrarsi con la modernità e una comunicazione efficace, offrendo preziosi spunti per operatori del settore e appassionati di enologia interessati a conciliare qualità, cultura e innovazione.