Cia Treviso: bene la cabina di regia interministeriale sull’emergenza idrica
CIA Agricoltori Italiani Treviso accoglie favorevolmente l’istituzione a Palazzo Chigi di una cabina di regia interministeriale per definire un piano idrico straordinario nazionale d’intesa con le Regioni e gli Enti territoriali per individuare le priorità di intervento e la loro adeguata programmazione. Ora le tempistiche sono fondamentali E le dichiarazioni uscite dal tavolo interministeriale, presieduto dalla premier Giorgia Meloni con partecipi il Vice Presidente e Ministro Matteo Salvini, e i Ministri Francesco Lollobrigida, Raffaele Fitto, Gilberto Pichetto Fratin, Roberto Calderoli e Nello Musumeci, devono portare subito a azioni concrete: dall’individuazione veloce di un commissario straordinario all’annunciato provvedimento normativo urgente con deroghe e semplificazioni per accelerare i lavori essenziali a far fronte all’emergenza.
Quest’anno in Veneto è stato seminato il 30% in meno di mais, mettendo a rischio la tenuta e la sostenibilità delle filiere connesse quali la zootecnia, oltre alla grave crisi i bacini nivali con un meno 45% di riserve rispetto al 2022 (deficit del 30% nelle Dolomiti e del 15% nelle Prealpi). Senza interventi e risorse adeguate il settore primario italiano, già sotto di 6 miliardi di euro per la crisi idrica, tra maggiori costi produttivi e danni sui campi è destinato a una nuova estate di grande deficit con crolli produttivi importanti e in Veneto si stimano rischi per oltre 1 miliardo di euro.
“Accogliamo con favore l’avvio di un tavolo di regia che auspichiamo possa entrare subito operativo per attivare le misure necessarie per evitare che il comparto agricolo, a cui va data attenzione prioritaria visto il suo ruolo centrale nell’economia italiana, vada in sofferenza a causa della scarsità di risorse idriche. – dichiara Salvatore Feletti, presidente CIA Agricoltori Italiani Treviso – è fondamentale e ormai imprescindibile, oltre alle misure d’emergenza come la razionalizzazione e la manutenzione delle infrastrutture esistenti (canali), l’avvio di un piano strategico di interventi strutturali che vedano la collaborazione tra filiera e istituzioni, per trovare soluzioni performanti e sostenibili, senza che a rimetterci siano solo le aziende agricole.”
Occorre in particolare, secondo CIA Agricoltori italiani, sbloccare e favorire il riutilizzo a uso agricolo delle acque reflue depurate e realizzare serbatoi artificiali, ad uso multifunzionale, per la capitalizzazione dell’acqua (in eccesso/di riuso/di pioggia) realizzando una rete di piccoli laghetti e invasi “smart”, sotto il profilo tecnologico e amministrativo, diffusi su tutto il territorio. Importante poi sarà il sostegno alla ricerca e alla sperimentazione in pieno campo delle nuove tecniche di miglioramento genetico, le New Breeding Techniquest – NBT.
“Il continuo miglioramento e l’efficientamento degli impianti irrigui delle aziende agricole potrà sicuramente aiutare a ridurre lo spreco d’acqua attraverso impianti performanti a pluvirrigazione o, ancora meglio, a goccia. In questo senso sarà importante dare continuità a misure come quelle previste dalla misura 4.1.1 PSR Veneto.” – continua Feletti.